Le Origini

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A San Lorenzo conteremo i barili...

 

 

La data dell’avvenimento fa elaborare diverse considerazioni circa le reali radici del Palio: a fine Luglio-metà Agosto termina la pesca delle sardine e delle acciughe, alimento su cui, per lunghi tempi si sono basate la nutrizione e l’economia dell’isola. Sardine ed acciughe salate erano esportate sul “continente”. Potrebbe quindi non essere solo una coincidenza che il Palio si svolga il 10 Agosto, e la gara potrebbe non essere solo un semplice festeggiamento in onore del Santo Patrono.

Alla festa si può dare una interpretazione di ringraziamento per la stagione di pesca appena trascorsa. Sullo stesso filo logico si può porre la festa di San Mamiliano, Patrono di Giglio Castello, il paese in alto, che si tiene il 15 Settembre. E festeggiato con giochi vari, tra cui il palio degli asini, animale da soma atto al trasporto dei grappoli d’uva in grossi cesti di vimini. L’economia castellana è stata per secoli fondamentalmente agricola e in particolare appoggiata alla coltura del vino, il famoso “Ansonico”. Metà settembre è tempo di vendemmia, usando lo stesso termine d’analogia, la festa del 15 settembre può essere intesa come ringraziamento per il buon raccolto, motivo di concezione addirittura pagano e per l’animale che regala tanto aiuto nel faticoso lavoro del contadino.

Volendo prendere in esame le numerose sagre che si svolgono in Toscana, anche il Palio del Giglio, sotto questo profilo, può essere considerato una sagra del mare, quasi una esaltazione del mare che per secoli ha costituito l’unica fonte di sostentamento dell’isola.

È probabile quindi che, oltre alla commemorazione religiosa, espletata tra l’altro con una Messa solenne ed una processione per le vie del Porto, le ragioni più profonde del palio siano legate appunto al problema della sopravvivenza.

È rimasto proverbiale il detto a San Lorenzo conteremo i barili… (d’acciughe, s’intende!).

La tradizionale “menaita” barca a 4 remi più timoniere che prende il nome dal tipo di rete adoperata per la pesca delle acciughe.
Sullo sfondo il molo rosso e in primo piano alcuni ragazzi che fanno il bagno allo “scalettino”.

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